Principio ispiratore

"L'amore per la conoscenza riecheggia nei nostri cuori e nutre la grandezza dei nostri pensieri." Socrate

mercoledì 18 luglio 2012

Passaggi

Da quando sono passata di là, è la prima volta che rientro qui.
Ma proprio non mi ci trovo...

Ma lo tengo, perchè quelle quattro cacchiate che ho scritto qui, sono comunque una parte della storia.
Continuo sempre a seguire le persone che leggevo, perchè i bei racconti non si lasciano mai a metà.

Per te, amica mia: chissà... se mi trovi di là, magari cominci pure a commentare. ;-) Spero tu stia bene...

lunedì 7 maggio 2012

Ricordi. Belli.

Qualunque posto io abbia abitato, lì ho nidificato.
Dopo poco le stanze avevano il mio odore, i miei colori, erano mie come se lo fossero sempre state.
Poche erano le cose che avevano davvero importanza…il resto tutto intercambiabile… il resto tutto biodegradabile…ma nidificavo, come un diligente passerotto, stecchetto dopo stecchetto, personalizzavo pur sapendo che prima o poi avrei dovuto abbandonare quel nido. Fino a che non ho comprato casa. Un nido vero. Che non è quella dove abito, ma è quella di fianco a me, dove sta la mia mamma, e dove un giorno andrò a stare io.

E ricordo tutti quei nidi, am più di tutti, ricordo quello in cui ho vissuto una delle mie più grandi ed emozionanti delusioni della mia vita. Lui, l'agognato lui che aspettavo e guardavo da lontano da anni, durante una festa, si decise a venire verso di me.

E così, raccolto il coraggio, lei si staccò dal quel tavolino, un bel respiro profondo...e poi ...verso di lui, incontro a lui... riuscì anche ad accennare una riverenza, tutta protesa ad afferrare il più possibile di quel momento.
Il tempo di un soffio, e di lui solo il profumo dei giacinti, smossi al suo passaggio mentre si allontanava...
E così, il capo leggermente reclinato, gli occhi semichiusi, a fermare quel momento in cui almeno per un attimo era riuscita a sfiorarlo, e poi, si girò su stessa, e con un ultimo sguardo all'ombra che svaniva, raccolse ad uno ad uno i brividi e i sospiri e lasciò che il destino vincesse la sua battaglia.
Rientrò, sfinita, ma con il sorriso sulle labbra, ed il suo sogno che le ballava nel petto.

giovedì 26 aprile 2012

Primavera.

Primavera strana, in un clima diffusamente mesto dal punto di vista degli umori e delle libertà economiche sembra quasi che anche la natura si adegui rappresentandosi con meno vigore. O che siano i miei occhi, leggermente più stanchi del solito, a non riuscire a coglierne il solito atteso spettacolo,...non so, tant'è che il risultato è lo stesso: una primavera a mezzo servizio, rispetto alle migliori primavere che ho vissuto, un po' decolorata, un po' distante come se non mi riguardasse, come se non fosse un cambio di stagione, tanto che ancora tengo la sciarpetta di seta lucida attorcigliata al collo.

Inizio e non finisco, propongo e poi rifiuto, combatto e poi mi dico di arrendermi.
Questa scelta della macchina mi sta sfinendo...che poi non è la scelta della macchina, piuttosto qualche piccolo inghippo nel contorno...quelle solite mezze verità e quei necessari compromessi che somigliano sempre più a condizioni.

Poi mi esalto per la mia sigaretta elettronica, che cambia gusto ogni volta che lo desidero, e a chi mi chiede se ho smesso di fumare quelle vere, mi sento rispondere "No, non ho smesso ...ne fumo ancora qualcuna per evitare lo stress di avere smesso di fumare".

E poi mi esalto perchè sul susino ci sono ben 49 frutti.
E cucino come se non ci fosse un domani e non mangio perchè ho lo stomaco chiuso.

Questo periodo è come se sentissi il bisogno di un manuale d'istruzioni da dove leggere come usarmi.
 

venerdì 20 aprile 2012

Giorni melmosi

Raramente ho il malumore e ancora più raramente sono triste, tendo a ironizzare sulle sfighe e a non abbandonarmi alla disperazione.
Questi ultimi due giorni sono stati durissimi, per una coincidenza di eventi che non sono tanto vicini da colpirmi in prima persona, ma nemmeno tanto lontani da non farsi toccare.
Li butto giù così, senza tante parole: è mancato il papà di un mio carissimo vicino di casa all'improvviso; ho incontrato e chiacchierato con il papà del compagno di scuola della mia piccola a cui è mancata la mamma all'improvviso; un mio collega all'improvviso si è sentito male, ha avuto un infarto e l'han preso per i capelli; nella notte tra mercoledì e giovedì il boxer mascotte del villaggio residence in cui vivo ha avuto un ictus all'improvviso e ieri gli han fatto la puntura.
Lo so, toccate pure ferro, è che ci sono anche giornate così...e bisogna vivere pure quelle.
Ciò che succede poi, per lo meno a me, è che interiorizzi, nel senso che pensi che se questo cavolo di Improvviso dovesse decidere di fare qualche scherzetto anche a me..(tiè!!!) cosa ci sarebbe di non detto, di non fatto soprattutto con quella piccola donna che ancora sono convinta di poter accompagnare all'infinito?
Tanto il pensiero viene quando capitano cose così...è inutile. Poi, per fortuna se ne va e mi lascia in pace a godermi la vita.
Ma forse con un pizzico di consapevolezza in più, perchè tutte 'ste sfighe altrui mi hanno anche ricordato che non è il fatto che un giorno andrò via...il fatto è: cosa faccio finchè ci sono.
Ok. Il post funereo è finito e potete togliere le mani dalle tasche. Ma come ho già detto, non tutti i giorni sono fatti di tarallucci e vino.
Domani, però sì, perchè vado al Sealife Acquarium di Gardaland.
Olè.

martedì 17 aprile 2012

Ci penserò domani. Domani avrò più forza per sopportarlo.Rossella O'Hara di "Via col Vento"

Mi sono svegliata tardi e sono venuta in ufficio tardi. Il problema di noi nottambuli è che non abbiamo una regola. Chi è abituato ad andare a letto ad un’ora decente, tipo le undici, sa che se tira fino a mezzanotte, è già “tardi”. Per noi il “tardi” non esiste.
La sera mi perdo tra pagine e penne…la mattina mi ritrovo con un sonno perenne.
E stamani non ho nemmen sentito la sveglia. Che vergogna! Che infamia! Quando ho aperto gli scuri tutto già era in movimento…tutto era andato già avanti senza aspettarmi, e io ero lì rincoglionita e in pigiama, con la rabbia che saliva.
Ma non è questo ciò che mi fa sfrigolare i polpastrelli stamattina, è che aprendo la copertina dell’I-Pad sono entrata immediatamente nel mondo di Facebook, che nona vevo chiuso l’applicazione. Ed ho incontrato i miei amici di Facebook…
Non tutti eh, in particolare quei sette – otto che che davvero mi fanno scadere tutto il sistema, perchè poi son quelli che postano di più, coinvolgono, chiedono, iscrivono, notificano, taggano. Ecchccacchio! Ma è un lavoro! E’ la seconda volta che mi confronto su questo argomento e già la prima volta avevo scritto di aver notato che il social network tende ad amplificare ciò che si è: quindi se uno è un cretino, la cretinaggine viene elevata a potenza.
Nella fattispecie, non si capisce come facciano, ma questi miei amici hanno un’opinione ferratissima su qualunque argomento: costume, società, economia, ma soprattutto POLITICA.
Esprimono in maniera convinta tesi e soluzioni che davvero uno non capisce come facciano a non essere loro, lì a governare, dato che hanno tutto così chiaro e limpido. Forse io tendo ad essere troppo prudente ed evito di buttare i pensieri senza argomentazioni, che cadono dal cielo come verità indiscutibili, perché penso che ci siano argomenti su cui si può fare senz’altro la battuta, ma poi, se se ne vuole parlare, bisogna avere una base da cui partire che non sia la semplice sensazione a pelle.
Ma forse sbaglio, e non colgo il corretto significato dello stumento, che è solo un veicolo per aprirsi al mondo.
E’ che, a volte, quell’apertura fa intravedere solo la voglia di uniformarsi al pensiero dei più, perché bisogna dire in un certo modo ed essere più cattivi o più stronzi possibile.
E’ successo con la tragedia della Concordia…con i vari omicidi diventati delle serie a puntate come CSI…e tralascio la politica, che sennò sto qui fino a  stasera.
Polemica, stamattina?
E’ colpa del sonno e del fatto che è il 17.

lunedì 16 aprile 2012

Auto...


Week end interessante: ho visitato ben otto concessionari tra venerdì e domenica perchè devo mandare in pensione la Madama, ed ho iniziato a cercare una sostituta.
Il mio budget è limitato, perché non voglio fare finanziamenti (quelli che ho sono più che sufficienti), ma d’altra parte no ho grosse pretese: faccio non più di 6000 km l’anno, potrebbe andare bene anche un’Apecar.
Ho visto dei gioiellini, delle belle minimonovolume, e anche delle schifezze (a mio parere, è ovvio!).
Su una, però, mi sono venute le lacrime agli occhi; mi ci son seduta e mi sono sentita nel posto giusto; tutto sistemato dove io mi aspettavo che fosse, curata, piccola il giusto, consuma poco.
Blu o grigio antracite.
Ford Fiesta 2012 1.4 TDCI allestimento Titanium.
Non a caso ho messo in piazza questo mio nuovo amore: perché arrivi qualcuno a demolirla.

Che sennò entro la settimana me la porto a casa.

venerdì 13 aprile 2012

Silenzio

Oggi è meglio che io non scriva di ciò che è successo, perchè rischierei di dire cose di cui potrei pentirmi.
Dico solo che siccome quando mi arrabbio faccio dei bei ragionamenti sensati che mettono senza scampo i puntini sulle i, ma che poi me li dimentico quando mi passa la rabbia, oggi ho fatto una cosa che non avevo mai fatto: ho preso il telefono e mi sono registrata mentre buttavo fuori il mio ragionamento. Così…a futura memoria. Me lo riascolterò quando sarò più calma e lo trasformerò in un messaggio sereno e tranquillo, che vada all’obiettivo senza dare spazio a urla o parolacce.
A volte ci sono delle realtà talmente evidenti, chiare limpide, che penseresti che nessuno potrebbe mai metterle in dubbio.
Invece no. Arriva uno che davanti alla rotondità della palla, ti guarda e dice con schifo misto a pena: “Ma come fai a giocare con questa palla quadrata!”.
Quali parole si possono spendere per ribattere? Cosa dire?
Quindi, parlo con un telefono. Che è la stessa cosa. Almeno non usa espressioni che sotto la parvenza di massima comprensione (e anche un pò di indulgenza), nascondono invece le offese più grandi che io abbia mai ricevuto.
Ohhhhhh. Adesso sto meglio!

Ah l'amour...che dolour! (R.Tognazzi)

Dove si trova l’amore?
Me l’ero appuntato su di un foglietto, che tenevo piegato nella tascadei pantaloni e anche quando li cambiavo, lo prendevo e lo trasferivo.
Era sempre più consumato, le pieghe si strappavano, la carta diventava sempre più trasparente.
Ma, sicura e tranquilla di averlo sempre sempre nella tasca, non me ne preoccupavo.
Un giorno lo feci leggere  a qualcuno che subito mi ringraziò per quel segreto svelato.
Poi, però, non lo rividi più.
E dopo quella mia condivisionem il foglietto se n’è volato via, sembra dissolto, non lo trovo più al suo posto nella mia tasca.
Dove si trova l’amore?
In quella maledetta telefonata che non è stata mai fatta, in quel pensiero che  non ha avuto la forza di proseguire e si è fermato a metà strada, nel decidere di non vedersi per evitare di incontrarsi.
O forse nel non tornare indietro, troppo convinti delle proprie ragioni.
Quelle ragioni che l’amore non ha.
O forse, l’amore sta nel tenersi occupati, lasciar passare il tempo,
assaporare quella consapevolezza che invecchia, alla ricerca di un foglietto.

giovedì 12 aprile 2012

Mi sa che...

…stamattina appena arrivata al lavoro ho pestato una bella cacca grande grande.
Spiego: una mia collega è stata a casa per due settimane e nessuno sapeva il perchè; ora, è chiaro che se chi sta male non vuole raccontare cos’ha, ha tutto il diritto di tenerselo per sè, quindi nessuno ha indagato più di tanto.
Ad un certo punto, dopo Pasqua, si vociferava di una malattia esantematica, tipo varicella o morbillo, e stamattina è tornata.
Appena l’ho vista l’ho abbracciata e le ho detto: “Bentornata! Come stai? Finalmente bene? Guarda che io l’altra notte ti ho sognata che eri incinta!!!” Ed è vero ovviamente!
Lei ha abbassato gli occhi e ha sussurrato un “sì…bene.” che davvero non nasconde nulla di buono.
Sì, più ci penso, più mi convinco di aver pestato una merda.

martedì 10 aprile 2012

La macchina

Sono ormai anni che mi dicono che devo cambiarla.
E’ vecchia, è obsoleta, rischi di riamnere a piedi, l’interno comincia a perdere i pezzi…e così via. Che se l’avessi fatto la prima o la seconda volta che me l’han detto, a quest’ora avrei di nuovo una macchina vecchia da cambiare. :-)
Invece siamo ancora qui, io e la mia Madama, possente berlina del ’95, blu cobalto, indistruttibile. Abbiamo scelto lei per portarci in vacanza, invece dell’altra, più nuova e afffidabile, ma più piccola, e siamo partiti mercoledì sera verso le cinque e mezza. Dopo una mezz’oretta di viaggio, mi accorgo di aver scordato l’Ipad. La sequela di improperi e smadonnamenti la tralascio, ma assicuro di aver regalato a chi c’era una buona performance.
Ero quasi calma, me l’ero messa via e sul viale della rassegnazione sentiamo un fortissimo SBENG seguito da un continuo ratatarataratarataratarataratar.
Eccoci, Abbiamo perso il motore per strada, ho detto….ma la macchina proseguiva, quindi accostiamo e io scendo per verificare:  mi inchino, guardo sotto e vedo la parte anteriore del parapolvere che baciava l’asfalto, e che c’erano solo due delle cinque viti che lo tenevano su. (Seconda sequela di mezzi porchi e giù di lì…)
Molto bene. TLa decisione si prende da sola: torniamo a casa, ovviamente. Mentre imbocco la prima uscita dell’autostrada per rientrare e tornare, chiamo il meccanico, che mi dice di non preoccuparmi: è solo il parapolvere staccato, che basta toglierlo e posso proseguire il viaggio.
Di corsa, ci dirigiamo dal dottore delle macchine che prontamente rimuove le ultime due viti, si prende la colpa dell’accaduto (l’avevo portata da lui una settimana prima e non aveva rimontato bene il pezzo), passaggio veloce a casa per prendere l’Ipad…e via, di nuovo in autostrada.
Ecco. La lettura che do a tutto questo è che la mia Madama si sia sfasciata proprio quando mi ha sentito porconare per l’Ipad, e quindi darmi una scusa per tornare indietro a prenderlo, cogliendo anche l’occasione di farsi una bella corsa senza mutande… (leggasi parapolvere).
:-) Per il resto la vacanza è andata da Dio.

mercoledì 4 aprile 2012

Via.

Stasera, appena stacco dal lavoro, salgo in macchina e parto.
...e niente.
Se ne riparla martedì.

Vò via, devo dare i compiti alle mie bimbette, che sennò si annoiano mentre non ci sono. :-)
Un saluto qui, però non potevo non mettercelo.Mi piace rileggere e leggere gli altri... Mi piace qui.

Buona Pasqua!!!

lunedì 2 aprile 2012

Social network.

Il mio Principe Clonato, che in seguito chiamerò PC per comodità, sabato mi ha regalato una perla di saggezza, che non è che sia sta gran rivelazione, ma mi son resa conto che risponde proprio a verità.
Facebook, il grande social network, amplifica N volte i lati negativi di chi scrive.
Quindi se uno è un pò scemotto, su Fb appare un grandissimo scemo. Se una è una normale ammiccatrice, appare come una grandissima zo…la.
Ma la cosa che mi da più fastidio in assoluto, è la condivisione di fotografie truci di animali seviziati, arrivando all’assurdo del cadavere del bambino morto per essere entrato in contatto con il fosforo bianco.
Una delle mie amiche si è messa come foto del profilo una ragazza il cui volto è sfigurato dall’acido, e condivide continuamente video e immagini di tragedie e maltrattamenti, ma forti…assolutamente forti.
Ora, io capisco il desiderio di far conoscere e di diffondere il più possibile per sensibilizzare, ma quando è troppo…è troppo. Capisco anche che oguno di noi abbia particolari coinvolgimenti emotivi e che ci siano delle questioni chestanno così a cuore da sentire ild esiderio di farle conoscere per ceracre uan soluzione…ma cacchio! possibile che tutti i morti, tutti i feriti, tutti i maltrattati, li becchi tu????
Poi, mi chiedo: nella vita di tutti i giorni cosa fai per risolvere queste situazioni? Se il tuo impegno reale fosse direttamente proporzionale all’impegno che metti nel condividere, saresti coordinatrice mondiale di Amnesty International… Invece?
Pensdo che sia giustissimo portare  i problemi a galla, ma credo che ci sia modo e modo per farlo e soprattutto, cche non non debbano mancare i messaggi positivi, i colori, quei pensieri che arricchiscono e anche , perchè no, qualche cazzata per ridere un pò.
Vabbè… chiedo scusa…ma credo ci sia un limite che sarebbe meglio non oltrepassare…i bambini, poi, quando vado su fb, mi piace guardarli mentre ridono a crepapelle.

venerdì 30 marzo 2012

Durante il tragitto.

Stamattina in macchina pensavo a tutte le volte che ho ricominciato, da zero, con lo stesso entusiasmo e sempre la stessa energia positiva.
Ricominciato tutto: nuova città, nuova gente, nuova casa nuovo lavoro.

Ed ho pensato che il mio animo un pò zingaro, adesso, si è placato.
Non ce la farei a ricominciare un'altra volta, lasciare questa vita, questo nido, queste consuetudini.
Non c'entra l'età che non è più quella di qualche anno fa...non c'entra che mi sono stancata di fare scatoloni...

Il fatto vero è che mi sono accorta di avere, finalmente anche io, un rassicurante senso di appartenenza, prima d'ora , mai posseduto.
Che non mi permette di andarmene di nuovo.

giovedì 29 marzo 2012

Vorrei ma non posso.

Mi piace pensare che ognuno di noi faccia i conti con il "vorrei ma non posso" e che trascorra qualche momento dell'esistenza ad accartocciarsi le mani per qualcosa a cui aspira, ma che non avrà.
Mi piace perchè credo che ogni volta che qualcosa rimane incompiuto, lascia lo stimolo a continuare a tentare, e ad andare avanti, così da permettere lungo la strada per arrivare a quella meta, di raccogliere altri frutti, che proprio non ci si aspetta.

Io non mi aspettavo di incontrare un'anima così.
Così profondamente equilibrata, con quella calma di chi è sempre sicuro, ma con lo spirito curioso di chi si pone mille dubbi; Mr. Brown, la mente più vicina alla perfezione che io conosca.
Certo, io lo conosco solo dal punto di vista professionale, parlo del suo lato filosofico-letterario, dell'aspetto accademico.
Ho cercato molte volte di immaginarlo in casa, con la moglie, il figlio avuto abbastanza tardi, e ovviamente non sono mai riuscita a visualizzarlo davvero in un contesto che fosse diverso da quello in cui lo conosco io...però, da qualche tempo, comincia  a raccontare anche della sua vita privata.
E ritrovo nei suoi racconti tanto della pacatezza e delle convinzioni profonde che manifesta di solito.

Avere in minima parte la stima di una persona che io stimo così tanto è per me motivo di soddisfazione.
Il mio "vorrei ma non posso" è proprio questo: arrivare ad avere la sua conoscenza, la sua capacità di analisi e la sua apertura mentale.

Eh, lo so...lo so.
Vabbè...vado a prendere un caffettino...che è meglio va!
Buona giornata a chi passa di qua!

mercoledì 28 marzo 2012

Ginko

Come si fa a dire a qualcuno che l'immagine che da non corrisponde  a quella che lui crede di dare?
Mi spiego meglio: c'è Ginko, vicino al mio ufficio, che ha un passato di grande sportivo (e in uno sport molto duro), grazie al quale ha pure sciupato parecchie femmine, che si sa che gli sportivi acchiappano parecchio.
Però, questi suoi folgoranti rascorsi, sono ahimè, ...trascorsi e ora non rimane quasi nulla del Terminator di vent'anni fa, tanto è vero che,nonostante lui continui ad allenarsi con la pedana vibrante, basta che prenda un colpetto su una scrivania con la gamba per farlo reagire come se se la fosse rotta.
Il Gladiatore del passato adesso si fa cinque giorni a casa per un raffreddore ed è diventato vanesio fino all'inverosimile, fino a controllarsi allo specchio in continuo per vedere se il rotolino di ciccia si vede di più o di meno.
E ci sta tutto, ognuno fa quel che vuole.
Ma il punto è: io che sono sua amica, che gli sono stata vicino quando ha avuto problemi con la sua metà, che gli ho detto cose che voleva sentirsi dire e cose che non avrebbe mai voluto... mi chiedo: come dirgli che lui si dipinge come un colosso e nel frattempo da l'immagine di una mammoletta?

Gli ho chiesto se una mattina, invece della pedana vibrante, viene con noi a fare una corsetta, che tanto io vado pianissimo e non corro più di venti minuti di seguito. Risposta: " Nooooo. Non sono allenato e rischio di farmi male al tendine." "Vado così piano, che tu puoi camminare velocemente." "Noooo. Non ce la faccio la mattina".
?
Eppure poi in ufficio, lo sento dire che non ha problemi a sollevare qua, a scalare di là, a spaccare di su e demolire di giù.
E mi dispiace. Perchè so che viene compatito. Forse se glielo dicessi, aggiusterebbe il tiro.
O forse gli farei più male.


lunedì 26 marzo 2012

Passioni o manie?

In questo fine settimana ho trovato il modo e il tempo di rimettere le mani nelle scatole che custodiscono una delle mie più grandi passioni: le penne e le matite. (Anche nel mio profilo ho emsso una foto esemplificativa...sì sono penne.)
Non le conto nemmeno più, mille foggie, colori, tipi di scrittura, grandezza. Chiedo sempre a chi va in viaggio di riportari un giornale e una penna del luogo, e ormai ne ho veramente una quantità notevole. Matite ancora di più...piccolissime, gigantesche, colorate, quelle da stenografia, anche una copiativa.

A volte mi sento come una gazza ladra che prende per nascondere, sì perchè poi mica le uso...le tengo lì. Cretina che sono, potrei usarle e godermele, invece no, le tengo lì, e ogni tanto me le guardo, le provo, le uso sennò, le penne sorprattutto, si seccano. E ovviamente guai a chi me le tocca...non possono essere regalate, nè tantomeno prestate, nemmeno per farle vedere a qualcuno.
Sono una povera deficiente.

Tanto che in qualche barlume di lucidità, penso che più che una passione sia una mania, e che dovrei in qualche modo gestirla...ma poi cedo e appena sento il profumo delle matire non capisco più un accidente.
Mi confesso fino in fondo: in ufficio devo usare solo penne in cui io possa vedere l'inchiostro che si consuma, e non butto via mai una penna prima che sia finita. Non ho mai perso una penna e se la lascio da qualche parte, vado a cercarla finchè non la trovo.

Ecco. Per il resto, lo giuro, son quasi nella norma.

giovedì 22 marzo 2012

Questi saranno strani giorni.

E' rientrato. Stanco. Contento. Motivatissimo.

Dal mio canto, posso solo godermi questa sottile scossa che elettrizza la giornata, che so che stasera lo rivedrò.
E sembro deficiente, sembro una ragazzina ai primi amori, eppure è così, ho esattamente quella sensazione.
Questo credo sia l'unico lato bello della vita che facciamo: non smettiamo mai di ritrovarci.
Il lato brutto è che non riusciamo ad abituarci...ma per il lato brutto ci sarà tempo.
Ora è il momento del dolce e del piccante.

Questa mattina si è alzato presto, prima di me (anche se siamo andati a letto tardissimo...) e, dopo tanti mesi, ho risentito dal letto l'odore del caffè che saliva dalle scale mischiato al dopobarba Light Blue D&G che si sentiva nel bagno nostro; stanza che finchè non lui c'era, non usavo quasi mai, preferendo quello della Nina.
Le sensazioni saranno pure quelle di una ragazzina, con l'aggiunta, però, del bello di essere una donna, e di poter realizzare tutti, o quasi, i desideri che mi vengono in mente pensando a lui.

Bene, è un momento perfetto.
Me lo godo, perchè passerà....lo so, che passerà. Non avrebbe senso durasse in eterno: mi abituerei e questi strani giorni non avrebbero lo stesso valore.

martedì 20 marzo 2012

Perplessità

A volte non è così semplice capire se sia meglio scegliere la sara più facile o quella più giusta, e rimuginarci sopra troppo può diventare controproducente. Quindi, bando alle perplessità e... Austria. Scelgo l'Austria per la mia minivacanzina. Non c'è più neve, ma adesso non è quella che mi serve; credo che la necessita impellente sia un po' di calma e di tranquillità mentale per smaltire i sette mesi appena trascorsi. Porterò con me solo poche cose, alcune nuove, altre vecchie, altre prestate. Proprio come le spose. Perchè ogni volta è come ricominciare...non sai mai come andrà.

lunedì 19 marzo 2012

Nuova settimana.

Assolutamente carica di nuove energie, mi trovo in questo lunedì di fine marzo, che nemmeno la brutta faccia di Isidoro riesce a rendere brutto.
Nuove energie non so dovute a cosa (forse a tutto quello che ho dormito il fine settimana?), forse a quel pochino di attività fisica che ho ricominciato a fare?
Forse per il nuovo prodotto per pulire il bagno che me l'ha reso uno specchio, tanto che ieri sera, mentre mi lavavo i denti prima di dormire, quando sono entrata mi pareva appena lavato (invece l'avevo fatto sabato mattina)?
Saranno forse queste persone che leggo, bimbi che nascono, decisioni che si prendono, operazioni che si affrontano a darmi tutte queste energie?
Non è poi così importante. Mi sento proprio bene.
Quindi non sporcherò queste pagine con il pippone dedicato ad Isidoro, colui che divide con me le giornate lavorative e che mi sta togliendo l'aria.

Oggi non mi farò rovinare l'umore; stamattina, appena arrivata, mi ha chiesto beffardamente: "Allora? hai già ricominciato a fumare? Perchè tanto è solo questione di tempo..." riferendosi al fatto che da lunedì scorso non tocco più una sigaretta.
Punto primo: che cacchio te ne frega a te?
Punto secondo: sembra quasi ti dia fastidio che io ci riesca.
Punto Terzo: non tutti hanno la forza di volontà pari a zero come te, che sono anni che dici che devi scendere sotto i 100 chili e mangi come un porco.
Punto quarto: fatti una vita.

Olè.

giovedì 15 marzo 2012

Comici spaventati guerrieri.

Ieri sera proprio non sono riuscita ad aprire libro. E così, seduta nel giardino d'inverno ( io lo chiamo così, in realtà è solo una sala da pranzo con una vetrata che da sul giardino), con la tv che borbottava, mi sono un pò lasciata andare ai pensieri.
Ogni tanto ci vuole...
Pensiero A: sono contenta della mia costanza nel provare a correre: in circa dieci giorni, sono riuscita a raggiungere i quindici minuti consecutivi, e sia il mio umore che il mio giro vita ne iniziano a sentire i benefici effetti (grazie Semper e Only per l'input!);
Pensiero B: devo andare a dormire prima la sera. Poggiare la testa sul cuscino all'una e mezza e svegliarsi alle sei è decisamente troppo, se fatto tutti i giorni. (Oggi dopo aver dormito ben sei ore di fila, sono un fiorellino!)
Pensiero C: bisogna iniziare a pensare alle vacanze della Nina, quelle due settimane canoniche che si fa da sola in qualche campo scuola...bisogna che mi metta in contatto con le altre mamme per capire cosa fare.
Pensiero D: tra poco Clone tornerà alla base in maniera definitiva, dopo diverso tempo. I sentimenti sono contrastanti: gioia perchè non sarò più sola, fastidio perchè non sarò più sola. (Più contrastanti di così!). Noi abbiamo vissuto insieme poco e ci siamo conosciuti che io avevo trent'anni, non siamo come quelle coppie che crescono insieme, si conoscono e creano la vita di tutti i giorni insieme. Io ho la mia e lui la sua, e pur essendo molto stimolante, a volte questo genera scontri e malumori.
Pensiero E: vorrei organizzare un viaggetto lampo, un fine settimana lungo, per riannusarci un pò.

Per quanto io dica, le peggiori battaglie sono sempre quelle che combatto contro me stessa, anche se poi non vince mai nessuno.

mercoledì 14 marzo 2012

Bustina.

Per chi soffre di emicrania, quella che ti accompagna tutta la vita a fasi alterne, sa bene che nel momento in cui ti passa, grazie a farmaci o altri rimedi...sembra di rinascere.
Cominci a sorridere già quando senti che sta iniziando ad affirvolirsi e poi, man mano che diminuisce l'intensità, cresce la vogia di fare.

Questo è quel che sto vivendo: fino a mezz'ora fa ero una specie di ameba che deambulava, da dieci minuti sono un folletto.
Mi sento euforica e anche un filino agitata.Mi è venuta una fame da lupi (anche se ora non posso mangiare che sono in ufficio) e vorrei uscire all'aria aperta a farmi un giro.
Faccio su e giù per le scale con mille scuse, e bevo acqua come se fossi nel mezzo di una corsa.
Mah...va bene sentirsi rinascere, ma che cavolo c'era davvero in quella bustina?

lunedì 12 marzo 2012

Parole

Ci sono parole, "e" e "se" che da sole non hanno nulla di minaccioso. Ma se le metti insieme, una vicino all'altra, hanno il potere di tormentarti per tutta la vita.

Come cambia tutto con una vocale...
" E se..." "E sì...".
Tanto complessa la lingua italiana, parole lunghissime, e poi con una vocale si influenza non una frase, né un periodo... ma due vite.
Ma ma mi coccolerò con il gioco del "e se", perchè il "come se" proprio non mi riesce.

giovedì 8 marzo 2012

I miei ragazzi.

E così ce l'abbiamo fatta.
Dopo tanti imprevisti e tribolazioni, ieri sono riuscita a portare "i miei ragazzi" a fare una gita sul fiume, con muta, giubetto e caschetto, pagaia-muniti, e un misto di fifa ed entusiasmo.Il più giovane 35 anni e il più grande di 73, siamo discesi a valle (tre ore di pagaiate!) guidati da un istruttore fantastico: fin dall'inizio è stato dispettoso, ci ha messi in difficoltà, ci ha schizzati inondandoci d'acqua ( della temperatura di 8 gradi!), spiegandoci che tutto questo era per temprarci.
E infatti dopo un'oretta, eravamo un team perfetto.
Che bella giornata! Sole, allegria e tanta energia da spendere. Sono persone che vedo molto spesso, ma ieri è stato speciale. Speciale perchè eravamo un gruppo, speciale perchè ci davamo tutti del tu, speciale perchè eravamo tutti brutti e senza filtri.

C'era il grande capo, il capetto, e tutti gli amministratori...ma su quei gommoni, eravamo semplicemente "la nostra squadra". E loro son diventati "i miei ragazzi" quando per telefono, mentre organizzavo l'escursione, facevo le sistemazioni nelle stanze (abbiamo dormito una notte all'agriturismo lì vicino), prendevo accordi con il Team che ci avrebbe portato sul fiume, tutti mi dicevano: "Allora, i tuoi ragazzi sanno nuotare?" , "Dimmi un pò: i tuoi ragazzi che età hanno?" " c'è qualcuno dei tuoi ragazzi che non mangia funghi?".

Bello, grazie ragazzi...
Un miracolo che nessuno di noi oggi sia a letto con la febbre...ma mi dicono per la broncopolmonite, bisogna aspettare queicinque sei giorni prima che si manifesti... :-D


Io sono quella in piedi tutta sulla destra. :-D

lunedì 5 marzo 2012

Venezia, città romantica.

Sabato abbiamo escursionato a Venezia, io, la Nina e la Capostipite.
Grandi giri su e zò pei ponti, overdose di notizie storiche e curiosità del luogo, ma il vero momento clou della giornata è stato quando, dopo aver visitato la chiesa in cui sono custodite le spoglie mummificate di S. Lucia, siamo entrate anche nella Basilica di S.Marco.
Qui la Nina evidentemente impressionata dal corpo di S.Lucia, guardandomi con quegli occhioni spalancati, ha esclamato: "Ma anche qui c'è il morto?".

Confermiamo che anche la Capostipite, nonostante il momento intriso di religiosità, si è sbellicata dalle risate.

E per me Venezia non è per niente romantica.

domenica 4 marzo 2012

Considerazioni domenicali.

Il giardino fa schifo: bisogna rifare completamente l'erba e sistemare tutti vasi con i fiori nuovi, aggiungere la corteccia nelle aiuole e pareggiare le siepi.

Le bocche di lupo vanno pulite, perchè l'inverno ci ha buttato giù davvero un mucchio di roba e se piove rischia di non andare giù l'acqua, e poi tra poco inizieremo a tenere le finestre aperte...

Bisogna scongelare il freezer e il congelatore  pozzetto, assolutamente

Tra poco, diciamo un mesetto, ci sarà pure il cambio tra l'abbigliamento invernale ed estivo.

Il ripostiglio necessita di aria pulita e le biciclette vanno controllate per l'imminente primavera.

Bisogna lavare tutta la roba della montagna che ho portato qui, per poi rimetterla via. (tappetini, tappetoni, asciughini, copri materasso, fodere divani).

Qualcuno conosce l'indirizzo dei folletti che lavorano di notte di nascosto?

venerdì 2 marzo 2012

E' venerdì e tutto va bene.

E' arrivato il momento per il Clone di Principe che divide con me le vie tortuose di questa esistenza, di fare capolino nel blog.
Sì perchè questa settimana ha portato diverse novità, alcune buone, altre no, altre ancora esaltanti e nel comunicarle al Clone non è che mi aspettassi dei fuochi d'artificio o lacrime di commozione...sarebbe bastato un pò di coinvolgimento.
Dunque, il Clone che è affidabile, preciso, ordinato, che si adatta, non rompe le balle, lavora tanto e fa pure sport, si comporta, però, come se non avesse un cuore.
O se lo usasse solo per pompare sangue.
Noi riusciamo a condividere tutto: affari, educazione della Nina, per qualunque questione o problema trovo in lui un confronto e un aiuto.
Quindi tanto di cappello e tutto fila liscio, perchè anche le peggio scornate (perchè non ho detto che siamo sempre d'accordo!) portano sempre a qualcosa di buono.

E che io a volte cedo. Alla stanchezza, al fancazzismo o all'entusiasmo sfrenato e all'idiozia.
Lui meno, quasi mai.
Ed è esattamente in quei momenti che io, pur sapendo di essere una Regina per tutto ciò che ho, mi sento un pochino Sola.

P.S. Tra le novità comunicate, ho tralasciato il blog, non perchè ci sia qualcosa da nascondere, ma perchè non mi è venuto di dirlo. Credo sia giusto così. Che se un giorno voglio dire "Vaffanculo" a qualcuno che conosco solo per sfogarmi, lo posso fare senza offenderlo. Sbaglio?

giovedì 1 marzo 2012

Per caso.

Credo sia normale che adesso la curiosità mi stia guidando e che io abbia divorato d'un fiato i post di due blog in particolare, e diversi altri post così, un pò a caso.
Sorrido amaramente, pensando che tutte le volte che mi sono imposta di muovere queste chiappe per ripristinare almeno fino alla decenza le facoltà respiratorie ed il tono muscolare, poi ho fallito miseramente, parandomi dietro il muro del "ho poco tempo, ho famiglia", mentre ho letto nero su bianco l'altrui gioia e soddisfazione di farsi del bene.
E allora cosa mi ferma?
La pigrizia? L'indolenza? Sicuramente...e anche il fatto che il mio fisico ha ancora (non so come e perchè) quei muscoli forti costruiti con anni di sci e karate, seppure sepolti sotto un discreto stratino di grassello, che mi danno modo di fare sfoggio di possenza, se serve.

Ci son capitata per caso, qui tra queste pagine, dopo una ricerca su Google...e per caso ho letto di chi è riuscito a restare, nonostante la famiglia e il lavoro, ciò che io non sono più.

Questo ha stuzzicato fino a darmi fastidio l'amor proprio e i ricordi, e son andata giù, in palestra; ho tolto i teli, ho guardato il sacco.
Non mi piacciono i buoni propositi, quindi eviterò di farne. Per adesso mi basta avere questo tarlo che scava tra i neuroni.
Qui non si tratta di cambiare.
Si tratta di ritrovare. Dovrebbe essere più facile.
Dovrebbe.

mercoledì 29 febbraio 2012

Motivo

Ho creato questo blog perchè mi serviva un profilo dopo aver commentato una blogger anonimamente ed aver letto altri commenti anonimi in altri blog a cui non volevo essere associata.
Il blog ne è una conseguenza.
Forse l'inizio di un nuovo gioco.
Adesso vado da Semper a presentarmi.