Principio ispiratore

"L'amore per la conoscenza riecheggia nei nostri cuori e nutre la grandezza dei nostri pensieri." Socrate

martedì 17 aprile 2012

Ci penserò domani. Domani avrò più forza per sopportarlo.Rossella O'Hara di "Via col Vento"

Mi sono svegliata tardi e sono venuta in ufficio tardi. Il problema di noi nottambuli è che non abbiamo una regola. Chi è abituato ad andare a letto ad un’ora decente, tipo le undici, sa che se tira fino a mezzanotte, è già “tardi”. Per noi il “tardi” non esiste.
La sera mi perdo tra pagine e penne…la mattina mi ritrovo con un sonno perenne.
E stamani non ho nemmen sentito la sveglia. Che vergogna! Che infamia! Quando ho aperto gli scuri tutto già era in movimento…tutto era andato già avanti senza aspettarmi, e io ero lì rincoglionita e in pigiama, con la rabbia che saliva.
Ma non è questo ciò che mi fa sfrigolare i polpastrelli stamattina, è che aprendo la copertina dell’I-Pad sono entrata immediatamente nel mondo di Facebook, che nona vevo chiuso l’applicazione. Ed ho incontrato i miei amici di Facebook…
Non tutti eh, in particolare quei sette – otto che che davvero mi fanno scadere tutto il sistema, perchè poi son quelli che postano di più, coinvolgono, chiedono, iscrivono, notificano, taggano. Ecchccacchio! Ma è un lavoro! E’ la seconda volta che mi confronto su questo argomento e già la prima volta avevo scritto di aver notato che il social network tende ad amplificare ciò che si è: quindi se uno è un cretino, la cretinaggine viene elevata a potenza.
Nella fattispecie, non si capisce come facciano, ma questi miei amici hanno un’opinione ferratissima su qualunque argomento: costume, società, economia, ma soprattutto POLITICA.
Esprimono in maniera convinta tesi e soluzioni che davvero uno non capisce come facciano a non essere loro, lì a governare, dato che hanno tutto così chiaro e limpido. Forse io tendo ad essere troppo prudente ed evito di buttare i pensieri senza argomentazioni, che cadono dal cielo come verità indiscutibili, perché penso che ci siano argomenti su cui si può fare senz’altro la battuta, ma poi, se se ne vuole parlare, bisogna avere una base da cui partire che non sia la semplice sensazione a pelle.
Ma forse sbaglio, e non colgo il corretto significato dello stumento, che è solo un veicolo per aprirsi al mondo.
E’ che, a volte, quell’apertura fa intravedere solo la voglia di uniformarsi al pensiero dei più, perché bisogna dire in un certo modo ed essere più cattivi o più stronzi possibile.
E’ successo con la tragedia della Concordia…con i vari omicidi diventati delle serie a puntate come CSI…e tralascio la politica, che sennò sto qui fino a  stasera.
Polemica, stamattina?
E’ colpa del sonno e del fatto che è il 17.

2 commenti:

  1. il 17 per me è stato drammatico, ma anche il 18 non scherza.
    coraggio, domani è un altro giorno...

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  2. Brava...sempre per restare in tema di "Via col vento".
    :-)

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